Cosa hanno in comune marinai,
carcerati, malati di mente, schiavi, buffoni, prostitute e addirittura boia?
Sono tutti tipi poco raccomandabili siamo d'accordo...
Ma sono legati tutti dagli indumenti a righe, che nell'alto Medioevo erano usati per etichettare i ceti più bassi della popolazione.
Ma sono legati tutti dagli indumenti a righe, che nell'alto Medioevo erano usati per etichettare i ceti più bassi della popolazione.
Il Medioevo è un periodo buio, di superstizioni, e persino il povero ed innocente tessuto a righe (cosa c'è di più dolce di una maglietta a righine bianche e blu?) era demonizzato e legato al diavolo...
Nel Medioevo stavano male!!
Il Diavolo veste a righe, quindi, altrochè Prada!!
Pensate un po' cosa può essere successo allora quando un ordine monastico, i Carmelitani, hanno deciso di indossare per distinguersi dagli altri, un bel mantello a righe...
Ma insomma, con tutte le fantasie che ci sono in giro, pois, fiorellini.
E' successo il finimondo, erano giudicati trasgressivi, in combutta con l'Anticristo, tanto che è dovuto intervenire Papa Alessandro VI per chiedere loro di cambiare look!!
Ma ogni superstizione ha un fondo storico da qualche parte, e questa potrebbe legarsi al fatto che i musulmani (giudicati appunto l'anti-cristianesimo) si ornavano con mantelli rigati.
La prima riabilitazione della
riga parte proprio dall' Italia, verso il Cinquecento, dove i nobili veneziani
vestirono i loro domestici africani con tessuti a righe, come fossero una
divisa.
Questo abbigliamento perse via via la connotazione di elemento discriminante per assumere invece un' aura esotica, che molti artisti colsero e riportarono nelle loro opere sdoganando definitivamente il collegamento col demoniaco a cui le aveva costrette la storia.
Al giorno d'oggi la prospettiva è del tutto ribaltata, la riga è stata completamente riabilitata, pensiamo ad esempio al gessato, considerato elemento di grande eleganza e sobrietà (siamo molto lontani da prostitute e malati di mente dunque).
Meglio così, adoro le righe!!
La moda di quest'anno le
propone su gonne, pantaloni o su interi vestiti.
La classica maglietta a righe la trovo perfetta con i jeans, su una gonna a tinta unita o, perchè no, sotto un serioso tailleur per sdrammatizzare un look formale.
La classica maglietta a righe la trovo perfetta con i jeans, su una gonna a tinta unita o, perchè no, sotto un serioso tailleur per sdrammatizzare un look formale.
Con una maglia o maglioncino a
righe consiglio un accessorio spiritoso come un braccialetto o una collana con
un' ancora, per ricordare le origini di questo capo (dico l'ancora perchè le
manette mi sembrano un po' impegnative da abbinare... poi fate voi...).
Lorenza Martelli
BLOGGER DI: Amo la moda ma sono al verde